PATOLOGIE
Aterosclerosi coronarica
L’aterosclerosi coronarica è una condizione cronica in cui placche composte da lipidi e tessuto fibroso si accumulano sulle pareti interne delle arterie coronarie, riducendo il lume vascolare e ostacolando l’afflusso di sangue al muscolo cardiaco.
Le fasi iniziali possono essere asintomatiche. Nei casi più avanzati si manifesta l’angina pectoris (dolore o oppressione al petto) con irradiazione a braccia, collo o mandibola, associata a dispnea e affaticamento. La complicanza maggiore è l’infarto del miocardio, caratterizzato da dolore toracico intenso, sudorazione, nausea e, talvolta, sintomi atipici.
I principali fattori di rischio includono ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, diabete, obesità, fumo, sedentarietà e predisposizione genetica. Anche l’età e il sesso maschile rappresentano fattori predisponenti.
La diagnosi si basa sull’anamnesi, sulla valutazione clinica e su esami quali elettrocardiogramma (ECG), ecocardiogramma e, all’occorrenza, test da sforzo o tomografia computerizzata cardiaca. L’identificazione dei fattori di rischio è cruciale per definire la strategia terapeutica.
Il trattamento mira a rallentare la progressione della malattia e prevenire le complicanze. Una correzione dello stile di vita (dieta bilanciata, esercizio fisico, stop al fumo per i fumatori) è determinante. La gestione farmacologica può includere farmaci ipolipemizzanti, antiipertensivi, antiaggreganti, beta-bloccanti e antidiabetici orali, se indicato.
In caso di necessità di interventi coronarici invasivi (angioplastica o bypass), è opportuno rivolgersi a strutture specializzate che eseguono procedure di cardiologia interventistica o cardiochirurgia.
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Ultimo aggiornamento: 16/06/2025