Sindrome di Guillain-Barré
I sintomi si sviluppano rapidamente, in genere entro poche settimane da un’infezione. I più comuni includono:
- Debolezza simmetrica a carico degli arti inferiori, con progressione ascendente verso gli arti superiori.
- Parestesie (formicolii o perdita di sensibilità).
- Scomparsa dei riflessi osteotendinei.
- Debolezza facciale, difficoltà nella deglutizione (disfagia) e nella parola (disartria).
- Dolore muscolare, a volte presente prima della debolezza.
- Difficoltà respiratoria nei casi gravi, con necessità di ventilazione assistita.
- Alterazioni della pressione arteriosa, aritmie, ritenzione urinaria e disturbi della regolazione della temperatura, per coinvolgimento del sistema nervoso autonomo. Una variante nota è la sindrome di Miller-Fisher, caratterizzata da ptosi palpebrale, atassia e paralisi oculare.
Tra i principali agenti infettivi coinvolti:
- tossinfezioni alimentari, causate soprattutto dal batterio Campylobacter jejuni
- virus dell'influenza A
- infezioni da herpes virus (Citomegalovirus, virus di Epstein-Barr)
- infezioni delle vie respiratorie, dovute a Mycoplasma pneumoniae o Haemophylus influenzae
La diagnosi si basa sull’andamento clinico (debolezza progressiva e simmetrica, assenza di riflessi) ed è confermata da:
- Esame del liquido cerebrospinale (rachicentesi): mostra una dissociazione albumino-citologica (aumento delle proteine senza aumento dei globuli bianchi).
- Elettromiografia e studi della conduzione nervosa: rilevano rallentamenti nella trasmissione degli impulsi nervosi.
- Risonanza magnetica: utile per escludere altre cause neurologiche.
Il trattamento richiede ricovero in ambiente ospedaliero per monitorare la respirazione e le funzioni vitali. Le terapie principali, da attuare il prima possibile, sono:
- Plasmaferesi, che rimuove gli anticorpi dannosi dal sangue.
- Immunoglobuline per via endovenosa, che modulano la risposta immunitaria.
- I corticosteroidi, usati da soli, non si sono dimostrati efficaci. La fisioterapia precoce è fondamentale per il recupero. Nei casi con deficit motori residui possono essere utili tutori o dispositivi di supporto per la deambulazione.
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Ultimo aggiornamento: 16/06/2025