Covid, studio Maugeri conferma: «Rischio cardiovascolare aumentato dopo fase acuta»

Su Annals of Medicine  i ricercatori Ambrosino e Maniscalco dell'IRCCS Telese hanno pubblicato il dato di meta-analisi che conferma i risultati di un loro studio del 2021. Confermato il rischio cardio-vascolare maggiore dopo fase acuta. Il possibile ruolo di una precoce riabilitazione

 

Nel 2021 i nostri ricercatori dell’IRCCS Maugeri di Telese Terme (BN) sono stati tra i primi al mondo a recepire una indicazione della European Society of Cardiology (ESC), monitorando la funzione endoteliale in tutti i pazienti post-Covid che accedevano al setting riabilitativo entro tre mesi dalla negativizzazione del tampone.

L’endotelio è il tessuto cellulare che riveste internamente le pareti del cuore e dei vasi sanguigni, regolando il tono vasale, l’infiammazione, la coagulazione e lo stress ossidativo. Come è noto, il danno endoteliale e la disfunzione endoteliale che ne consegue sono strettamente correlate ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari. Pertanto, valutando clinicamente l’attività dell’endotelio, i nostri ricercatori sono riusciti a dimostrare la presenza di un aumentato rischio cardiovascolare in pazienti guariti dal Covid-19 e, successivamente, la capacità della riabilitazione di ridurre tale rischio.

A distanza di oltre un anno, gli stessi ricercatori (Pasquale Ambrosino e Mauro Maniscalco) hanno pubblicato su Annals of Medicine il dato di metanalisi che, attraverso una sofisticata analisi statistica applicata alla letteratura scientifica, ha confermato quanto già mostrato nei loro studi precedenti, suggerendo la persistenza di un aumentato rischio arterioso fino a 12 mesi dalla guarigione clinica, soprattutto in quei pazienti con sintomatologia residua.

Ambrosino e Maniscalco, alla luce della propria esperienza clinica e delle evidenze scientifiche precedenti, concludono evidenziando la potenziale utilità della riabilitazione nella gestione delle complicanze del Covid-19 dopo la fase acuta. Allo studio, oltre a specialisti dell’Università Federico II di Napoli e del Consiglio Nazionale delle Ricerche-Cnr di Pozzuoli, hanno partecipato altri specialisti dell’Istituto telesino, tra cui Antimo Papa e Roberto Formisano.

 


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