Rizoartrosi
I sintomi più comuni della rizoartrosi includono:
- Dolore localizzato alla base del pollice, inizialmente intermittente, poi più persistente.
- Rigidità articolare, specie al risveglio o dopo sforzi.
- Gonfiore e instabilità dell’articolazione.
- Riduzione della forza di prensione.
- Difficoltà nei movimenti di torsione (es. aprire un barattolo, girare una chiave).
- Deformità visibile del pollice nelle fasi avanzate ("pollice a zeta").
La rizoartrosi può essere causata da:
- Invecchiamento e degenerazione articolare naturale.
- Predisposizione genetica all’artrosi.
- Attività manuali ripetitive o microtraumi (es. uso frequente di forbici o utensili).
- Esiti di fratture, traumi o microtraumi ripetuti alla base del pollice (rizoartrosi post-traumatica).
- Menopausa e squilibri ormonali nelle donne.
La diagnosi è inizialmente clinica e si basa sull’anamnesi e sull’esame obiettivo. Viene confermata con esami strumentali, in particolare radiografia della mano, utile per valutare il grado di degenerazione e stadiare la patologia secondo la classificazione di Eaton-Littler. In casi più complessi può essere richiesta una tomografia computerizzata (TC).
Il trattamento varia a seconda della gravità dei sintomi e dello stadio della malattia:
- Terapie conservative: comprendono l’utilizzo di tutori notturni, applicazioni di ghiaccio, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), iniezioni intra-articolari di corticosteroidi, fisioterapia ed esercizi specifici per il pollice.
- Terapie fisiche: cicli di onde d’urto o protocolli fisioterapici mirati in caso di dolore persistente.
- Trattamento chirurgico: riservato ai casi avanzati refrattari alla terapia conservativa. L’intervento più comune è la trapeziectomia con artroplastica di sospensione, talvolta associata a ricostruzione tendinea. L’intervento, eseguito in day hospital, è seguito da un periodo di immobilizzazione e riabilitazione intensiva.
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Ultimo aggiornamento: 16/06/2025