Tumore del testicolo
Il segno d’esordio tipico è un cambiamento del testicolo:
- Nodulo solido o ingrossamento (di solito indolore)
- Dolore o senso di peso in scroto, inguine o basso addome
- Gonfiore improvviso e doloroso per emorragia interna al tumore
- Varicocele comparso bruscamente, soprattutto a sinistra
- Manifestazioni sistemiche possibili: stanchezza, febbriciattola, calo ponderale, anemia; nei quadri avanzati dolori lombari o toracici da metastasi, ginecomastia
- Criptorchidismo (testicolo non disceso, rischio variabile in base alla sede; ridotto ma non annullato se corretto entro i 2 anni)
- Precedente tumore del testicolo controlaterale
- Sindrome di Klinefelter e altre rare anomalie ereditarie; incidenza maggiore nell’etnia caucasica
- Familiarità per tumore testicolare
- Infezione da HIV in fase avanzata
La diagnosi inizia con visita urologica ed ecografia scrotale; il sospetto maligno viene supportato dal dosaggio dei marcatori ematici alfa-fetoproteina (AFP), beta-gonadotropina corionica umana e lattato deidrogenasi (LDH). Se la massa è sospetta si procede a orchiectomia inguinale: il pezzo operatorio viene analizzato al microscopio per definire tipo e stadio, mentre una tomografia computerizzata di torace e addome verifica l’eventuale presenza di metastasi linfonodali o viscerali.
- Chirurgia: l’asportazione del testicolo e del funicolo spermatico è il trattamento di base; nei casi iniziali a basso rischio può bastare, seguita da sorveglianza programmata. È possibile impiantare una protesi testicolare a scopo estetico.
- Chemioterapia a base di platino (es. cisplatino in combinazione) è molto efficace sia nei seminomi sia nei non-seminomi; si usa come terapia adiuvante, neoadiuvante o per malattia metastatica.
- Radioterapia mirata ai linfonodi retro-peritoneali è riservata ai seminomi, radiosensibili.
- Linfoadenectomia retro-peritoneale è considerata in situazioni selezionate o dopo chemio.
Data la possibile riduzione della fertilità, si raccomanda la crioconservazione del seme prima di chemio- o radioterapia. Con questi approcci multidisciplinari la percentuale di guarigione resta molto elevata anche negli stadi avanzati.
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Ultimo aggiornamento: 16/06/2025