PATOLOGIE

Malattia di De Quervain

La malattia di De Quervain è una forma di tenosinovite stenosante che interessa i tendini alla base del pollice, provocando dolore e gonfiore nel polso. L'infiammazione compromette la funzione della guaina sinoviale che avvolge i tendini, rendendo difficili i movimenti quotidiani come afferrare o sollevare oggetti. Questa patologia è più frequente nelle donne tra i 20 e i 50 anni, soprattutto in seguito alla gravidanza, e può insorgere sia in modo progressivo sia improvviso.

I principali sintomi della malattia di De Quervain comprendono:

  • Dolore localizzato alla base del pollice e lungo il polso, che può irradiarsi fino all’avambraccio se non trattato.
  • Gonfiore visibile nella zona interessata.
  • Difficoltà o dolore durante i movimenti del pollice e del polso, specialmente durante attività come afferrare, stringere o torcere oggetti. Il dolore è spesso accentuato da movimenti ripetitivi e può limitare significativamente le attività quotidiane.

Le cause principali della malattia di De Quervain sono legate a sollecitazioni ripetitive del polso e del pollice, tipiche di alcune attività professionali o sportive. I movimenti ripetuti o i microtraumi cronici possono infiammare la guaina dei tendini. Tra i fattori di rischio aggiuntivi rientrano gli sbalzi ormonali, in particolare durante o dopo la gravidanza, e patologie infiammatorie sistemiche come l’artrite reumatoide.

La diagnosi della malattia di De Quervain si basa principalmente su un esame clinico. Il test di Finkelstein, che consiste nel piegare il pollice nel palmo della mano e deviare il polso verso il mignolo, è considerato indicativo quando evoca dolore acuto. In casi dubbi, esami come ecografia o risonanza magnetica possono confermare l'infiammazione dei tendini.

Il trattamento è inizialmente conservativo e mira a ridurre il dolore e l'infiammazione. Si raccomandano il riposo articolare, l'applicazione di ghiaccio, l’uso di tutori per il pollice e la somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). In presenza di sintomi persistenti o gravi, può essere indicata l’infiltrazione di corticosteroidi nella guaina tendinea. Se il trattamento conservativo non porta miglioramenti, si ricorre all’intervento chirurgico, mirato a liberare i tendini costretti per ripristinarne il corretto scorrimento. La fisioterapia può rappresentare un valido supporto sia nella fase conservativa sia dopo l’intervento chirurgico per recuperare la mobilità e ridurre il rischio di recidive.

Le informazioni presenti nel sito, validate dai nostri medici, sono destinate a scopi informativi/divulgativi e non sostituiscono in nessun modo il rapporto diretto medico-paziente, né la visita specialistica. È fondamentale sempre consultare il medico per una diagnosi precisa e trattamento personalizzato.

Ultimo aggiornamento: 16/06/2025

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