Senologia, all'IRCCS Pavia un nuovo numero per la donna

Senologia: in Maugeri un numero verde dedicato alle donne. Nuovo sportello per una migliore presa in carico nella Breast Unit che tratta mille casi all’anno

 

Un numero per la donna, un numero per la prevenzione. Dal domani, 1 novembre, Maugeri attiva il numero verde 800.775.371, dedicato allo Sportello Senologico: un approdo per tutte le donne che avranno bisogno di prenotare esami radiologici, visite senologiche o visite oncologiche con tutti gli specialisti della Breast Unit.

Nuove risorse e personale dedicato per “festeggiare” i 20 anni dell’Unità senologia, fondata nel 2000 da Alberto Costa, allievo di Umberto Veronesi, una delle primissime d’Italia e prima a ottenere la certificazione europea EUSOMA, la società scientifica continentale, nel 2009. Oggi a guidare l’équipe multidisciplinare è Fabio Corsi, professore di Chirurgia generale presso l'Università degli Studi di Milano, arrivato a Pavia nel 2016, dopo la scomparsa prematura di Vittorio Zanini, che l’aveva diretta dopo Costa e di cui era allievo.

Corsi ha dato impulso alle attività, facendo registrare un numero progressivamente crescente di casi trattati: dai 720 ricoveri in Chirurgia del 2016 siamo passati ai 907 dell’anno successivo, ai 963 del 2018, ai 999 del 2019. “La degenza media dei ricoveri”, osserva Corsi, “è andata parallelamente scendendo: siamo passati da una media di 3,1 giorni del 2016 ai 2,8 attuali”.

Incrementi anche nell'attività di diagnostica: “Le prime diagnosi di tumore al seno sono state 524 nel 2019 e sempre sopra i 500 casi nei due anni precedenti”, aggiunge il professore.

Indicatori che pongono l’Unità dell’IRCCS Maugeri Pavia tra i primissimi reparti di chirurgia senologica della Lombardia.

“Le donne scelgono di curarsi da noi, arrivando sempre più spesso anche da Milano”, prosegue il professore, “perché sanno di poter contare su un’équipe chirurgica di alto livello, dotata dell’esperienza che un’ampia casistica può offrire. Contano però anche su una presa in carico globale che, nel follow up, può essere offerta con competenze specialistiche di radioterapia e chemioterapia, chirurgia plastica ricostruttiva, oncologia, psico-oncologia,  fisiatria, medicina dello sport, nutrizione e”, prosegue, “di una diagnostica di alto livello, che va dall’anatomo-patologia, alla radiologia, alla medicina nucleare”.

“Uno sportello e una linea dedicati”, spiega il direttore dell’IRCCS Pavia Giuseppe Laganga Senzio, “sono il naturale sviluppo gestionale di una unità che fa della presa in carico a 360 gradi il suo punto di forza. Ci sembrava necessario, dopo l’importante lavoro che abbiamo fatto col potenziamento della chirurgia e il varo del nuovo blocco operatorio”, prosegue il direttore, “fare uno sforzo organizzativo ulteriore, che va nella direzione del miglioramento del servizio dedicato. Con operatori specializzati, in grado di garantire un accompagnamento personalizzato alla cura”.

Come nella migliore tradizione Maugeri in fatto di ricerca traslazionale, ossia di trasferimento alla clinica dei progressi scientifici una volta validati, la Senologia pavese si avvale del lavoro di ricerca svolto dal Laboratorio di ricerca in Nanomedicina e dalla BioBanca “Bruno Boerci”, entrambi diretti dallo stesso professor Corsi. Entrambi cooperano per sviluppare i cosiddetti “Patient-derived organoids”, ossia colture in vitro di campioni di tessuto delle pazienti oncologiche, crioconservati in biobanca insieme a campioni di sangue di quest' ultime sui cui vengono sperimentati nuovi protocolli di cura.

“Le notevoli competenze cliniche e di ricerca di questo gruppo di lavoro”, commenta l’amministratore delegato Mario Melazzini, che è anche medico ematologo e che ha diretto negli anni ’90 il primo Day Hospital oncologico Maugeri, “ci ricordano quanto, anche in questo periodo difficile di pandemia, sia importante garantire le cure a tutti, cosa che facciamo ogni giorno, osservando scrupolosi protocolli di sicurezza a beneficio di pazienti e operatori. Il mio invito, anzi, è di continuare a curarsi, perché la paura irrazionale non è mai una buona medicina”.

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