Tumore del fegato
- Dolore o senso di peso in ipocondrio destro irradiato a schiena/spalla
- Aumento del volume addominale (epatomegalia o ascite)
- Perdita di peso, inappetenza, nausea, vomito, sazietà precoce
- Stanchezza marcata
- Ittero, urine scure e prurito cutaneo possibile
- Febbre o malessere generale nelle fasi avanzate
- Infezione cronica da HBV o HCV
- Cirrosi da alcol, steato-epatite non alcolica (obesità, diabete), malattie autoimmuni
- Abuso cronico di bevande alcoliche
- Obesità, insulino-resistenza, diabete e sindrome metabolica
- Aflatossine (soprattutto B1) in alimenti mal conservati
- Età avanzata, sesso maschile, familiarità e rari disordini genetici (es. malattia di Wilson)
- Fumo ed esposizione a sostanze epatotossiche
La valutazione inizia con visita clinica e palpazione dell’addome; seguono esami di laboratorio (transaminasi, bilirubina, coagulazione) e dosaggio di alfa-fetoproteina (AFP). L’ecografia è l’indagine di primo livello e, nei soggetti a rischio (cirrosi, HBV/HCV), viene ripetuta ogni sei mesi in associazione al marker AFP. Per caratterizzare i noduli si ricorre a TC o RM con mezzo di contrastodinamico; PET, scintigrafia o angiografia mappano l’estensione vascolare o eventuali metastasi. La biopsia è riservata ai casi dubbi o complessi, utile anche a fini prognostici.
Completata la stadiazione clinico-radiologica, le opzioni terapeutiche variano in base a numero, dimensioni dei noduli e funzione epatica residua:
La prevenzione primaria si fonda su vaccinazione anti-HBV, trattamento dell’epatite C, riduzione di alcol, controllo del peso e sorveglianza ecografica mirata.
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Ultimo aggiornamento: 16/06/2025