La Rizoartrosi è l’artrosi (erosione lenta e progressiva delle cartilagini articolari) della mano che provoca un’infiammazione dell'articolazione trapezio-metacarpale che si trova alla base del pollice. La Rizoartrosi può interessare uno soltanto dei due pollici oppure entrambi. Colpisce maggiormente le donne, soprattutto in menopausa che hanno superato i 55 anni.
Le cause sono una combinazione di fattori: predisposizione genetica e famigliare all’artrosi, l’avanzare degli anni, una serie di microtraumi a carico delle articolazioni del pollice.
Il sintomo principale è una sensazione di indolenzimento accompagnata a rigidità articolare. Il paziente, nella fase iniziale della malattia, avverte un dolore discontinuo alla radice del pollice che tende a diventare più forte nell’esecuzione di alcuni movimenti, come aprire un barattolo, una bottiglia, girare una chiave. Il dolore tende ad aumentare e a diventare cronico. Spesso nella zona interessata compare anche una deformità. Quando l'infiammazione è grave e la cartilagine articolare è fortemente danneggiata, il dolore è molto intenso e continuo tanto da disturbare il sonno notturno. Il dolore, in genere, è accompagnato da rigidità articolare.
Gli accertamenti diagnostici comprendono l’esame radiografico ed eventualmente una tomografia computerizzata (TC).
Non esiste una cura specifica per la Rizoartrosi, ma i sintomi possono essere controllati e gestiti tanto con terapie conservative quanto, nei casi più gravi, con un approccio chirurgico.
Le terapie conservative prevedono:
- il riposo e impacchi di ghiaccio alla base del pollice almeno 4-5 volte al giorno;
- la somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS);
- l'utilizzo di tutori durante le ore notturne che consentono di tenere il pollice a riposo;
- iniezioni intrarticolari di farmaci corticosteroidei;
- fisioterapia.
L’approccio chirurgico prevede, a seconda dei casi, l’impiego di protesi o un intervento di artroplastica che rimuove l’articolazione consumata e la ricostruzione dei legamenti.