Il Lupus eritematoso sistemico (LES) è una malattia cronica autoimmune che provoca l’infiammazione del tessuto connettivo (connettivite) e può colpire qualsiasi organo e apparato determinando sintomi differenti da paziente a paziente. Esso tende a manifestarsi con più frequenza tra le donne in età fertile e nei soggetti di colore e asiatici.
Le cause non sono del tutto note. Fattori genetici, ambientali (esposizione al sole, assunzione di farmaci come l’idralazina e la procainamide, stress e infezioni) e ormonali concorrerebbero alla stimolazione di anticorpi in eccesso, da parte del sistema immunitario, che vanno a colpire le cellule e i tessuti sani (autoanticorpi), provocando l’infezione e il danno di organi, articolazioni, mucose, pareti dei vasi sanguigni, cute.
Stanchezza, malessere e calo di peso sono i sintomi più frequenti, associati a febbre che può comparire all’improvviso o solo in determinati periodi. La sintomatologia può assumere altre forme a seconda del distretto corporeo interessato. Per esempio, a livello cutaneo tendono a manifestarsi eritemi sul viso (classico il cosiddetto eritema a farfalla, per via della sua forma) e il tronco, macchie violacee (petecchie) per la riduzione di piastrine nel sangue e nel palato formarsi vescicole e ulcere.
Le articolazioni possono infiammarsi, spesso in un quadro clinico associato ad artrite; può aversi coinvolgimento polmonare e pleurico (pleurite) e del sistema nervoso (cefalea, ictus, disturbi della memoria e della personalità).
Per formulare la diagnosi, oltre all’esame obiettivo, ci si basa sui criteri elaborati dall’American Rheumatism Association, che prevedono la ricerca di anticorpi, di alterazioni dei leucociti e delle piastrine, la valutazione degli eritemi, le disfunzioni renali e nervose. In supporto possono essere effettuate la biopsia renale, l’elettroencefalogramma, l’ecocardiogramma e la radiografia del torace.
Il trattamento dipende dal tipo di infiammazione: dai farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per il dolore articolare, ai corticosteroidi (prednisone), agli immunosoppressori. Utile l’impiego di fattori protettivi per le eruzioni cutanee.