Eterometria

L’eterometria è un’asimmetria (differenza) nella lunghezza delle gambe. Si tratta di una patologia della crescita e può manifestarsi come un aumento (ipermetria) o un accorciamento (ipometria) di uno degli arti.

Non va confusa con la dismetria, che è una patologia di origine neurologica, derivante di solito da lesioni del cervelletto o del midollo spinale in conseguenza delle quali si hanno movimenti volontari scoordinati, bruschi.

Il corpo umano non è sempre del tutto perfettamente simmetrico, molti hanno una gamba più lunga dell’altra, anche se di pochi millimetri, tanto da non percepirlo, ma se l’asimmetria è più evidente, e la differenza è di qualche centimetro, l’eterometria nel tempo può comportare problemi a livello della colonna vertebrale e del bacino. 

Le cause dell’eterometria possono essere diverse, da quelle congenite (legate cioè al corredo genetico), a quelle idiopatiche (in assenza di fattori determinati) a quelle traumatiche (come in conseguenza di un incidente), o possono conseguire a una terapia medica sbagliata.

Le eterometrie si distinguono in anatomiche e funzionali.

Quando un osso (o anche più ossa) di una gamba è più lungo o più corto rispetto a quello (quelli) dell’altro arto, siamo in presenza di una eterometria anatomica (in genere, le ossa interessate sono il femore e la tibia). Quando, invece, uno dei due arti presenti una differenza di lunghezza come conseguenza di rapporti muscolari e articolari ma le misure delle ossa siano  uguali si parla di eterometria funzionale: nella maggior parte dei casi, questa forma si associa a malattie che interessano il piede o il ginocchio (ginocchio varo o valgo).

Per porre la diagnosi, è necessaria una visita ortopedica, supportata da accertamenti radiografici.

Nella correzione dell’eterometria può aiutare l’utilizzo di scarpe ortopediche con rialzo, come viene suggerito per i pazienti nel periodo della crescita e con una eterometria inferiore ai 2 cm. Nei casi più impegnativi, si ricorre all’intervento chirurgico inserendo placche per una “crescita guidata” (non si dimentichi che la diagnosi per lo più avviene nel periodo della crescita) o utilizzando chiodi e fissatori (mezzi di ortesi) per accorciare l’osso più lungo o allungare quello più corto.


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