Senologia, la società europea rinnova la certificazione della Breat Unit Maugeri

Le attività onco-geriatriche e il servizio al paziente particolarmente apprezzate

 

Anche per il 2023 il centro senologico dell’IRCCS Maugeri Pavia è stato certificato conforme ai requisiti standard European Society of Breast Cancer Specialists – Eusoma, senza nessun emendamento sostanziale o non conformità.

Quello della Maugeri Pavia è stato il primo centro italiano a ricevere, nel 2009, questo importante riconoscimento e da allora, ogni anno, ne ha ottenuto il rinnovo, confermandosi come centro di eccellenza italiano. Eusoma è nata nel 1986 con lo scopo di promuovere il miglioramento della cura del cancro mammario a livello europeo. Dai gruppi di lavoro promossi negli ultimi decenni sono nati The requirements of a specialist breast centre che mirano a migliorare e armonizzare il livello di cura del paziente in tutta Europa, individuando le procedure diagnostiche e terapeutiche più idonee e promuovendone l'uso, mettendo a disposizione di tutte le donne in Europa un servizio specialistico senologico di alta qualità, definendo gli standard per tale servizio e contribuendo al processo di certificazione e audit dei Breast Center. A questi parametri si è anche riferita Regione Lombardia e il Ministero della salute per definire cosa è una Breast Unit e quali siano gli elementi necessari perché sia accreditata

Duemilacinquecento pazienti all'anno

Diretta da Fabio Corsi, professore di Chirurgia generale presso l’Università di Milano, la Breast Unit è team multidisciplinare dedicato alla cura del tumore al seno (chirurghi, oncologi, radiologi, anatomo patologi, radioterapisti, fisioterapisti, infermieri, genetisti, medici di cure palliative, geriatri).

Nel 2022, la Breast Unit ha seguito oltre 2.500 pazienti, molte delle quali operate al seno presso la Chirurgia senologia diretta dallo stesso Corsi.

«Grazie alla continua spinta di miglioramento proposta da questo percorso certificativo», spiega Corsi, «a partire dal 2023 anche in considerazione dell'elevato numero di pazienti anziane e comorbide affette da neoplasia al seno, la figura del medico onco-geriatrico è stata integrata all'interno del team multidisciplinare, garantendo maggior cura e dedizione alle pazienti anziane e fragili».

Il percorso all'interno di Eusoma diventa sempre più impegnativo perché, prosegue Corsi, «impone regole non banali che sono tese a garantire il meglio delle cure e dei percorsi a tutte le pazienti: tempi dalla diagnosi al trattamento accesso a tutti gli specialisti implicati nella cura del tumore al seno, tempi di accesso alle manovre diagnostiche rapidi. Riteniamo sia anche un percorso indispensabile per migliorarsi sempre e non cedere a valutazioni autoreferenziali».

Anche quest'anno il board della società scientifica, attualmente presieduta dalla spagnola Isabel T. Rubio della Clinica Universitaria di Navarra, ha apprezzato, ricorda il professore, «come in Maugeri siano presenti tutte le competenze richieste per poter curare al meglio il tumore al seno ( sia strumentali che di personale) e queste siano a disposizione delle pazienti nella stessa sede e con un coordinamento che malleva la paziente dall'oneroso compito di dover chiamare, cercare appuntamenti e perdersi in labirinti amministrativi troppo spesso avvilenti e scoraggianti».

Il numero verde

Il board europeo ha inoltre valutato positivamente il numero verde senologico – il 800.775.371 - a cui risponde personale appositamente preparato (le breast nurse) per poter capire i problemi posti e cercare soluzioni rapide adeguate e efficaci. Numero verde che gestisce quotidianamente circa 40 richieste provenienti pazienti che necessitano di comprendere e prenotare prestazioni in ambito senologico multidisciplinare.

«La Breast Unit è una delle strutture di eccellenza del nostro Istituto», ricorda il direttore, Danilo Vazzano, «e rende in modo esemplare l’idea di Medicina che abbiamo in Maugeri: l’approccio multidisciplinare e la presa in carico del paziente. Un approccio verso cui tutte l’aree dell’Istituto lavorano quotidianamente. Col “numero verde senologico” poi siamo andati incontro all’esigenze di semplificazione dei percorsi del paziente. Un grande lavoro che fa pendant con il forte impegno della struttura negli screening messi a disposizione dalla Sanità regionale».


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