La scintigrafia tiroidea con captazione è un’indagine diagnostica che combina scintigrafia e studio della captazione. L’analisi prevede la somministrazione di traccianti radioattivi al paziente e si può eseguire con o senza prove farmacologiche. È utile ad indagare in modo più approfondito malattie tiroidee quali alterazioni metaboliche, infiammazioni, ipotiroidismo, ipertiroidismo, noduli, adenomi.
Per la scintigrafia, il radiofarmaco (tecnezio) è somministrato al paziente per via endovenosa, mentre per lo studio di captazione va assunto per via orale (iodio 131). Una volta somministrato lo iodio 131, il medico esegue controlli a circa 3-6 ore e a 24 ore per determinare quanto ne è stato captato/organificato, trattenuto o dismesso dalla tiroide (esame senza prova farmacologica). La scintigrafia con captazione dello iodio può essere ripetuta anche dopo la somministrazione per 10 giorni di triiodotironina (T3, esame con prova farmacologica). I risultati ottenuti sia in condizioni basali, sia dopo somministrazione di T3 sono confrontati per valutare l’autonomia funzionale della tiroide. L’esame ha durata variabile e prima del suo svolgimento è opportuno che il paziente sia a digiuno e non abbia assunto prodotti contenenti iodio.