PATOLOGIE

Ulcera peptica

L’ulcera peptica (gastrica e duodenale) è una lesione rotonda o ovale che scava la mucosa esposta all’acido e alla pepsina. Quando la sede è la parete dello stomaco si parla di ulcera gastrica; se interessa i primi centimetri dell’intestino tenue è detta ulcera duodenale. Le due forme condividono la stessa natura ma differiscono per alcuni aspetti clinici: l’ulcera duodenale è più frequente, colpisce spesso adulti e tende a guarire-recidivare ciclicamente; l’ulcera gastrica è meno comune, insorge di solito nello stomaco distale e va distinta da lesioni maligne mediante biopsia endoscopica.

  • Dolore epigastrico urente o crampiforme
  • Duodenale: compare a metà mattina, si attenua dopo cibo/antiacidi e ricompare 2-3 h più tardi; frequenti risvegli notturni
  • Gastrica: insorge entro circa 45 min dal pasto oppure può peggiorare con l’assunzione di cibo, andamento meno regolare
  • Sensazione di gonfiore, pienezza o nausea e talvolta vomito
  • Riduzione dell’appetito o calo ponderale (più tipici dell’ulcera gastrica complicata)
  • Segni di sanguinamento (vomito “a fondi di caffè”, feci scure) nei casi complicati
  • Bambini, anziani e pazienti in terapia con FANS possono essere paucisintomatici o asintomatici

  • Infezione da Helicobacter pylori (presente in più del 50% delle ulcere duodenali e nel 30-50% delle gastriche)
  • Uso prolungato di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o corticosteroidi
  • Fumo di sigaretta (ritarda la guarigione e favorisce le recidive)
  • Bile reflux e gastrite cronica antrale, fattore particolarmente legato all’ulcera gastrica
  • Eccesso di gastrina da gastrinoma (sindrome di Zollinger-Ellison): raro, causa ipersecrezione acida e ulcere multiple recidivanti
  • Stress fisiologico grave (ustioni, traumi, sepsi): ulcere da stress
  • Alcol e dieta irritante non sono cause dirette ma possono aggravare una mucosa già vulnerabile

La diagnosi si conferma con gastroduodenoscopia: durante l’esame il medico osserva direttamente la mucosa, preleva piccoli campioni (biopsie) per escludere lesioni maligne e verifica la presenza di Helicobacter pylori. Il batterio può essere cercato anche con breath-test all’urea o analisi del sangue/stool.

Il percorso terapeutico standard comprende:

  • Cura anti-H. pylori – Se il test è positivo, si esegue un ciclo di antibiotici associati a un protettore gastrico; questa combinazione elimina il germe e favorisce la cicatrizzazione dell’ulcera.
  • Farmaci che riducono l’acidità – Per 4-8 settimane si utilizzano inibitori di pompa protonica (IPP) oppure, in alternativa, anti-H2; solo nella rara sindrome di Zollinger-Ellison servono dosi IPP più alte e controlli specialistici.
  • Interruzione o riduzione dei FANS (o loro assunzione con gastroprotettori)
  • Antiacidi o protettori della mucosa per un sollievo rapido dei sintomi
  • Endoscopia terapeutica o chirurgia d’urgenza se compaiono complicanze (sanguinamento, perforazione, ostruzione)
La chirurgia programmata oggi è rara e riservata a ulcere recidivanti non controllabili o sospette per malignità. Smettere di fumare, limitare alcol e stress e preferire pasti piccoli ma frequenti riduce le recidive.

Le informazioni presenti nel sito, validate dai nostri medici, sono destinate a scopi informativi/divulgativi e non sostituiscono in nessun modo il rapporto diretto medico-paziente, né la visita specialistica. È fondamentale sempre consultare il medico per una diagnosi precisa e trattamento personalizzato.

Ultimo aggiornamento: 16/06/2025

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