PATOLOGIE
Tiroidite di Hashimoto
La tiroidite di Hashimoto è una malattia autoimmune cronica della tiroide: il sistema immunitario aggredisce la ghiandola, ne provoca l’infiammazione e ne riduce gradualmente la capacità di produrre ormoni tiroidei (T3 e T4). È la causa più frequente di ipotiroidismo primario e compare più spesso nelle donne tra 30 e 50 anni, specialmente in presenza di familiarità o di altre patologie autoimmuni.
- Ingrossamento della tiroide (gozzo) o sensazione di pienezza al collo
- Possibili noduli tiroidei
- Stanchezza, facile affaticabilità, sensibilità al freddo
- Aumento di peso non spiegato, stitichezza, pelle secca, capelli fragili
- Disturbi dell’umore (depressione, irritabilità) e difficoltà di concentrazione /memoria
- Irregolarità del ciclo mestruale
- Palpitazioni, nervosismo e intolleranza al calore (solo nelle rare fasi iperfunzionanti)
- Reazione autoimmune con formazione di anticorpi anti-tiroide (anti-TPO, anti-TG) che danneggiano la ghiandola
- Predisposizione genetica/familiare e associazione con altre malattie autoimmuni: diabete 1, artrite reumatoide, malattia di Addison, celiachia, vitiligine, lupus, sindrome di Sjögren
- Anomalie cromosomiche (sindromi di Down, Turner, Klinefelter)
- Fattori ambientali citati nei testi: stress marcato, esposizione a radiazioni
La diagnosi combina visita endocrinologica con palpazione del collo, ecografia tiroidea per valutarne dimensioni e nodularità, dosaggi ematici di TSH, T4 (e, se indicato, T3) e ricerca degli anticorpi anti-perossidasi e anti-tireoglobulina. Quando il TSH si eleva o compaiono sintomi di ipotiroidismo si introduce la levotiroxina, terapia sostitutiva da assumere per tutta la vita e da adeguare con controlli periodici; il trattamento contribuisce anche a ridurre un eventuale gozzo. Chi non necessita ancora della sostituzione ormonale dovrebbe evitare eccessi di iodio (integratori a base di alghe), mentre il normale uso di sale iodato è considerato sicuro.
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Ultimo aggiornamento: 16/06/2025