PATOLOGIE

Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS)

La sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS) è un disturbo respiratorio cronico caratterizzato da ripetute ostruzioni parziali o complete delle vie aeree superiori durante il sonno, che comportano riduzioni o interruzioni temporanee del respiro (apnee e ipopnee). Tali episodi alterano la qualità del sonno e causano una ridotta ossigenazione del sangue, con possibili conseguenze su diversi sistemi dell’organismo. L’OSAS può interessare adulti e bambini, con sintomi e cause variabili in base all’età.

I sintomi dell’OSAS si manifestano sia durante il sonno che nelle ore diurne:

  • Russamento intermittente e rumoroso.
  • Apnee notturne osservate da chi dorme accanto.
  • Risvegli frequenti con sensazione di soffocamento o respiro corto.
  • Sonno frammentato e non ristoratore.
  • Cefalea mattutina, bocca secca, gola irritata al risveglio.
  • Sonnolenza diurna, irritabilità, difficoltà di concentrazione e memoria.
  • Riduzione della libido, depressione e cali dell’umore.
  • Disturbi comportamentali nei bambini, come iperattività, enuresi, difficoltà scolastiche.

Le apnee ostruttive si verificano quando i muscoli del collo si rilassano durante il sonno, determinando il collasso parziale o completo delle vie aeree superiori. I principali fattori predisponenti includono:

  • Ipertrofia tonsillare o adenoidea (specie nei bambini).
  • Obesità e accumulo di tessuto adiposo nel collo.
  • Macroglossia, retrognazia, alterazioni cranio-facciali.
  • Età avanzata e sesso maschile.
  • Uso di alcol, sedativi, fumo di sigaretta.
  • Posizione supina durante il sonno.
  • Familiarità con disturbi respiratori del sonno.

La diagnosi si basa su una valutazione clinica approfondita e sull’esecuzione della polisonnografia, esame che registra il respiro, l’ossigenazione, i movimenti toracici e la frequenza cardiaca durante il sonno. Nei casi meno complessi può essere impiegato un monitoraggio notturno domiciliare. In presenza di sospetta OSAS nei bambini, è importante escludere patologie anatomiche come ipertrofia adenotonsillare.

Il trattamento dell’OSAS varia in base alla gravità e alla causa:

  • Modifiche dello stile di vita, come perdita di peso, riduzione dell’alcol e del fumo.
  • Terapia posizionale per evitare il sonno in posizione supina.
  • CPAP (ventilazione a pressione positiva continua), indicata nei casi moderati o gravi, che mantiene le vie aeree aperte tramite una maschera nasale.
  • Dispositivi orali, come gli apparecchi di avanzamento mandibolare (MAD), utili nelle forme lievi o in caso di intolleranza alla CPAP.
  • Chirurgia ORL o maxillo-facciale, riservata a pazienti selezionati con anomalie strutturali evidenti.
  • Nei bambini, la terapia può prevedere la rimozione chirurgica di adenoidi e/o tonsille.
Il trattamento precoce è fondamentale per ridurre il rischio di complicanze cardiovascolari, metaboliche e neurocognitive associate all’OSAS.

Le informazioni presenti nel sito, validate dai nostri medici, sono destinate a scopi informativi/divulgativi e non sostituiscono in nessun modo il rapporto diretto medico-paziente, né la visita specialistica. È fondamentale sempre consultare il medico per una diagnosi precisa e trattamento personalizzato.

Ultimo aggiornamento: 16/06/2025

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