Oftalmopatia Tiroidea
I sintomi dell’oftalmopatia tiroidea variano in base alla gravità e possono interessare uno o entrambi gli occhi:
- Esoftalmo o proptosi
- Dolore oculare, soprattutto durante i movimenti oculari
- Secchezza, arrossamento e bruciore oculare
- Sensazione di corpo estraneo e lacrimazione abbondante
- Diplopia (visione doppia)
- Annebbiamento visivo e alterazione del campo visivo
- Ulcerazioni corneali
- Compressione del nervo ottico nei casi più gravi
L’oftalmopatia tiroidea è causata da una reazione autoimmune in cui i linfociti T attaccano per errore i tessuti oculari. Fattori di rischio principali includono:
- Disfunzioni tiroidee, soprattutto ipertiroidismo autoimmune
- Fumo di sigaretta
- Predisposizione genetica
- Età compresa tra i 30 e i 50 anni
- Alcune terapie per l’ipertiroidismo che possono aggravare il quadro oculare
La diagnosi si basa su:
- Valutazione clinica dei segni oculari, come la retrazione delle palpebre (segno di Dalrymple), l’immobilità della palpebra superiore quando l’occhio guarda verso il basso (segno di Graefe), o l’assenza di corrugamento della fronte quando il paziente guarda verso l’alto (segno di Jeffroy)
- Misurazione dell’esoftalmo con esoftalmometro di Hertel
- Ecografia orbitaria
- Risonanza magnetica (RM) o tomografia assiale computerizzata (TAC) per valutare l’estensione dell’infiammazione
- Test funzionali oculari (campo visivo, potenziali evocati visivi)
Il trattamento dipende dalla severità della malattia:
- Forme lievi: uso di lacrime artificiali per la secchezza oculare, colliri betabloccanti per ridurre la pressione intraoculare
- Forme moderate o severe: terapia con corticosteroidi sistemici per ridurre l’infiammazione
- Diplopia significativa: utilizzo di lenti prismatiche
- Casi gravi: intervento chirurgico di decompressione orbitale per alleviare la compressione del nervo ottico e ridurre la protrusione oculare
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Ultimo aggiornamento: 16/06/2025