Glaucoma
Il glaucoma è una malattia cronica e progressiva dell’occhio, causata da un danno al nervo ottico, spesso dovuto a pressione intraoculare elevata. Questo danno compromette la trasmissione dei segnali visivi dalla retina al cervello, portando a una perdita irreversibile della vista. Il glaucoma può colpire a qualsiasi età, ma è più frequente dopo i 40 anni, con un’incidenza maggiore oltre i 70. È una delle principali cause di cecità al mondo.
Il glaucoma può essere:
- Primitivo, quando non ha cause evidenti.
- Secondario, se dovuto a patologie oculari (infiammazioni, tumori, cataratta avanzata), traumi, farmaci cortisonici o interventi oculari. Il meccanismo comune è un’alterazione del drenaggio dell’umor acqueo, che provoca aumento della pressione oculare e danno al nervo ottico. Esistono anche forme a pressione normale, più comuni nella popolazione asiatica.
La diagnosi si basa su una visita oculistica completa, che comprende:
- Tonometria (misurazione della pressione oculare)
- Esame del nervo ottico (fondo oculare o OCT)
- Perimetria (analisi del campo visivo)
- Gonioscopia (valutazione dell’angolo irido-corneale)
- Misurazione dello spessore corneale La diagnosi precoce è essenziale per prevenire danni permanenti.
Il trattamento ha l’obiettivo di abbassare la pressione intraoculare e prevenire il peggioramento della vista. Le opzioni includono:
- Colliri antiglaucomatosi (es. timololo, prostaglandine, pilocarpina)
- Farmaci sistemici (es. acetazolamide, nei casi acuti)
- Laserterapia (trabeculoplastica o iridotomia)
- Chirurgia (trabeculectomia o impianti drenanti) nei casi resistenti Il glaucoma richiede monitoraggio continuo e terapia per tutta la vita.
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Ultimo aggiornamento: 16/06/2025