Emogasanalisi durante respirazione di O2 ad alta concentrazione

L'emogasanalisi è un test diagnostico che consente di misurare i livelli dell’ossigeno circolante, i livelli di anidride carbonica circolante e il pH ematico: come si capisce, si tratta di tre parametri del sangue estremamente importanti. Altri parametri che possono essere rilevati sono la ventilazione, l’emoglobina, gli elettroliti e indici metabolici. Questi valori vengono rilevati nel sangue arterioso: viene pertanto effettuato un prelievo dall’arteria radiale (che si localizza all’altezza del polso), o da quella brachiale (che si localizza nella piega anteriore del gomito) o dall’arteria femorale, a livello dell’inguine. Previa sterilizzazione dell’area, si inserisce l’ago nel sito di prelievo, il sangue viene prelevato e infine si esercita un bendaggio e una pressione digitale per ridurre il rischio di sanguinamento.

Il sangue viene subito esaminato e gli esiti sono disponibili dopo 10-15 minuti.

In un individuo normale, che vive a livello del mare (l’altitudine può infatti modificare i valori) la pressione parziale dell’ossigeno deve essere superiore agli 80 mmHg, il contenuto di ossigeno a 15-22 mL per 100 mL di sangue e la saturazione dell’ossigeno deve essere del 95-100%.

È un esame cui si ricorre per patologie polmonari (asma, BPCO, fibrosi cistica), ma anche per insufficienza renale o cardiaca, fornendo importanti indizi circa la patologia stessa. Può anche essere impiegata in soggetti in cui sia in corso un’overdose da droghe. Dispnea, e più in generale difficoltà respiratorie, confusione e nausea sono i sintomi che più spesso, in presenza delle patologie di cui sopra, indirizzano verso questo esame.


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