Laboratorio di ricerca per lo studio dei disturbi cognitivi nelle cerebrolesioni focali e nelle malattie neurodegenerative

Il Laboratorio si occupa dello studio dei disturbi neuropsicologici conseguenti a una lesione cerebrale focale, a traumi cranici e nell’ambito di patologie neurodegenerative (M. di Alzheimer, M. di Parkinson, Parkinsonismi atipici). Vengono ricercate le correlazioni anatomo-cliniche dei disturbi cognitivi, in base a cui proporre modelli e programmi di riabilitazione o stimolazione cognitiva. Tali studi si pongono l’obiettivo di valutare l’effetto dei disturbi neuropsicologici sui percorsi di recupero motorio funzionale e di migliorare, quando possibile, tali processi di recupero nei pazienti durante il loro iter neuroriabilitativo.

 

Progetti di Ricerca in corso e in programmazione  

E’ in atto da anni una collaborazione con il gruppo di ricerca della Prof.ssa Francesca Frassinetti (di cui fanno parte anche le Psicologhe Dr.ssa Filomena Anelli e Dr.ssa Michela Candini) in convenzione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna. Nell’ambito di questa collaborazione sono al momento attivi due filoni di ricerca sui pazienti con cerebrolesione:

  • Diagnosi e riabilitazione dei disturbi della rappresentazione dello spazio e del tempo
  • Disturbi del riconoscimento del sè corporeo.

 

Diagnosi e Riabilitazione dei disturbi della rappresentazione dello spazio e del tempo

L’impatto ecologico dei deficit spaziali è stato ampiamente descritto. Anche le difficoltà di rappresentazione spaziale del tempo potrebbero avere un forte impatto nella routine quotidiana del paziente, per esempio nell’apprezzare quanto tempo occorre per svolgere un’attività. Potrebbe essere che l’impatto ecologico del deficit temporale sia stato meno descritto, poiché risulta meno evidente nel contesto dell’ospedalizzazione rispetto al deficit spaziale, tuttavia il paziente può non mostrare il deficit temporale perché le sue attività quotidiane sono organizzate da persone esterne. Quindi, per far emergere i disordini temporali nei pazienti con neglect, è prima di tutto necessario costruire strumenti diagnostici, al momento mancanti, per valutare tali disordini anche ad un livello funzionale. La comprensione dei meccanismi alla base dell’interazione tra spazio e tempo è quindi solo all’inizio e rappresenta un tema particolarmente interessante e nuovo.

Il presente progetto si propone di indagare l’impatto ecologico-funzionale dei disturbi spazio-temporali e di costruire una procedura neuropsicologica diagnostica e riabilitativa per tali deficit. Primo scopo del progetto è quindi quello di standardizzare, su soggetti neurologicamente sani, una batteria di test per la valutazione della percezione del tempo. Successivamente tale batteria sarà utilizzata nello studio di pazienti con lesioni cerebrali che presentano deficit visuo-spaziali, per verificare la presenza anche di deficit della rappresentazione del tempo e il loro impatto sulla vita quotidiana. In seconda istanza, verranno esplorate le potenzialità di un trattamento riabilitativo mediante adattamento con lenti prismatiche sui disordini temporali e la loro generalizzazione alle attività quotidiane.

La collaborazione scientifica su tale argomento ci ha condotto a vincere il bando di Ricerca Finalizzata Ministeriale anno 2016, con il Progetto dal titolo: “Time processing in brain-damaged patients: a neuropsychological test battery for assessment and an innovative rehabilitation approach” (PI: Prof.ssa Frassinetti F.; Italian Researcher Abroad: Dr.ssa Cappelletti M.; CoPI: Dr. Avanzi S.; Research collaborator: Dr.ssa Anelli F.)

 

Disturbi del riconoscimento del sé corporeo

Studi neuropsicologici hanno mostrato come, in seguito a lesione cerebrale emisferica destra, la capacità di riconoscere implicitamente le proprie parti del corpo risulti deficitaria. Tuttavia, nei pazienti con lesione cerebrale focale, non è stato ancora esplorato se, e come, cambia il riconoscimento esplicito delle proprie parti del corpo. Inoltre, riconoscere il proprio corpo non è l’unica forma attraverso cui si realizza il riconoscimento del sè. Kaplan e coll. (2008) hanno evidenziato come osservare il proprio volto e ascoltare la propria voce attivano le medesime aree cerebrali, suggerendo il reclutamento di informazioni multisensoriali nel riconoscimento del sè. Tuttavia, ad ora, il riconoscimento della propria voce è stato meno indagato rispetto al riconoscimento del proprio volto o del proprio corpo.

Il primo obiettivo di questa ricerca è quindi fare luce sui processi alla base del riconoscimento esplicito del sè corporeo. Inoltre, attraverso lo studio dei correlati anatomo-lesionali, sarà possibile esplorare le basi neurali sottese a tali meccanismi.

In seconda istanza, obiettivo di questo studio è verificare se il riconoscimento della propria voce si basa su forme di conoscenza distinte, di tipo implicito ed esplicito, così come è stato osservato negli studi sul riconoscimento del proprio corpo. Infine, sulla base di un recente studio condotto su un gruppo di pazienti affetti da schizofrenia in cui e stato osservato un deficit selettivo nel riconoscimento implicito delle proprie parti del corpo (Ferri e coll., 2012), verrà indagato se questa difficolta si estende o no al riconoscimento della propria voce.

 

Malattie Neurodegenerative

L’Istituto ha sempre avuto un interesse particolare verso le malattie di carattere neurodegenerativo: nel 1995 l’Istituto Scientifico di Castel Goffredo è stato riconosciuto dalla Regione Lombardia come uno dei nove Poli Scientifici Regionali nell’ambito del “Piano Alzheimer” e dal 2000 è divenuto  - nel contesto del progetto Ministeriale “Cronos” -  sede di Unita di Valutazione Alzheimer (U.V.A) . L’attuale denominazione delle ex U.V.A. è di Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD): il CDCD di questo Istituto partecipa alle periodiche riunioni del Coordinamento dei Responsabili dei Centri CDCD delle Province di Brescia, Cremona, Lodi e Mantova.

Nel corso degli anni l’Istituto ha partecipato a tre trials multicentrici per la sperimentazione di trattamenti farmacologici in pazienti affetti da Malattia di Alzheimer (1996-98, 1999-2000, 2005) ed a ricerche multicentriche finalizzate del Ministero della Salute (2001-03 e 2005-07).

Nell’ambito del trattamento riabilitativo l’Istituto svolge attività di stimolazione cognitiva individuale finalizzata al mantenimento ed all’attivazione delle funzioni cognitive residue ed attività di gruppo con stimolazione cognitiva Reality Orientation Therapy (ROT) e Reminiscenza dedicate a pazienti affetti da deterioramento cognitivo di grado lieve-moderato.

Più recentemente è stato attivato anche un Ambulatorio Neurologico dedicato alla Malattia di Parkinson e disordini del movimento e sono state intraprese inziative educazionali per i pazienti Parkinsoniani e i loro caregivers, in collaborazione con l’Associazione “Signora Parkinson” di Mantova.

 

Collaborazioni Scientifiche:

Dipartimento di Psicologia Università di Bologna (Prof. Francesca Frassinetti). 

 

Attività Educazionale:

  • Evento Formativo ECM “Approccio riabilitativo al paziente con grave cerebrolesione” 15/11/2007.

  • Evento Formativo ECM “Neglect e disturbi dello schema corporeo” (relatrice Prof. Frassinetti F.) 7/5/2009.

  • Convegno “Approccio diagnostico e terapeutico al paziente demente” Castel Goffredo 14/11/2009.

  • Evento Formativo ECM “Gestione e trattamento del paziente con crisi epilettica” Castel Goffredo 28/4/2010.

  • Evento Formativo ECM “Gestione clinica e riabilitativa del paziente con grave cerebrolesione acquisita” Castel Goffredo 25/5/2011.

  • Realizzazione di DVD e opuscolo informativo per aiutare i familiari nella gestione domiciliare di pazienti affetti da demenza.

  • Ente Capofila per 2 Distretti ASL Mantova (attualmente ATS ValPadana) di: PROGETTI SPERIMENTALI PROMOSSI DALL’ASL DI MANTOVA PER LA PROMOZIONE DELLA MUTUALITA IN FAMIGLIE CON PAZIENTI AFFETTI DA ALZHEIMER, ASSISTITI A DOMICILIO.

 

Pubblicazioni 

 

  • Frassinetti F, Angeli V, Meneghello F, Avanzi S, Ladavas E. Long-lasting amelioration of visuospatial neglect by prism adaptation. Brain, 2002; 125: 1-16.

  • Lucchi E, Minicuci N, Magnifico F, Mondini S, Calza A, Avanzi S, Villani D, Bellelli G, Trabucchi M. A qualitative analysis of the Mini Mental State Examination on Alzheimer’s Disease patients treated with cholinesterase inhibitors. Arch Gerontol Geratr, 2004; Suppl 9: 253-263.

  • Frassinetti F, Maini M, Romualdi S, Galante E, Avanzi S. Is is mine? Hemispheric asymmetries in Corporeal Self-Recognition. Journal of Cognitive Neuroscience, 2008; 20: 8: 1507-1516.

  • Frassinetti F, Pavani F, Zamagni E, Fusaroli G, Vescovi M, Benassi M, Avanzi S, Farnè A. “Visual processing of moving and static self body-parts Neuropsychologia, 2009; 47: 1988-1993.

  • Clerici F, Vanacore N, Elia A, Spila-Alegiani S, Pomati S, Da Cas R, Raschetti R, Mariani C; Memantine Lombardy Study Group. Collaborators: Altavilla R, Apollonio I, Isella V, Avanzi S. Memantine in moderately-severe-to-severe Alzheimer’s disease: a postmarketing surveillance study. Drugs Aging, 2009; 26 (4).

  • Frassinetti F, Maini M, Benassi M, Avanzi S, Cantagallo A, Farnè A. Selective impairment of self body-parts processing in right brain-damaged patients. Cortex, 2010 Mar; 46 (3): 322-8. Epub 2009 Apr 23.

  • Alberici A, Borroni B, Bonato C, Agosti C, Avanzi S, Santarelli FM, Simonati A, Padovani A. EEG and granular osmiophilic elements in early-onset Alzheimer’s disease. Neurodegener Dis, 2011; 8 (4): 259-61. Epub 2011 Jan 7.

  • Clerici F, Vanacore N, Elia A, Spila-Alegiani S, Pomati S, Da Cas R, Raschetti R, Mariani C; The Memantine Lombardy Study Group. Collaborators: Altavilla R, Apollonio I, Isella V, Avanzi S. Memantine effects on behaviour in moderatelysevere- to-severe Alzheimer’s disease: a postmarketing surveillance study. Neurol Sci, 2011 May 17 (Epub ahead of print).

  • Oliveri M, Magnani B, Filipelli A, Avanzi S, Frassinetti F. Prismatic adaptation effects on spatial representation of time in neglect patients. Cortex, 2013; 49: 120-130.

  • Boccardi M, Altomare D, Ferrari C, Festari C, Antelmi L, Pievani M, Tarallo A, Muscio C, Guerra UP, Paghera B, Padovani A, Frisoni GB and the INDIA-FBP working group* (Collaborators: Avanzi S, Vezzadini G.…). Do beliefs on the pathogenetic role of amyloid affect the interpretation of amyloid PET in the clinic? Neurodegenerative diseases. In press.

  • Borroni B, Turrone R, Galimberti D, Nacmias B, Alberici A, Benussi A, Caffarra P, Caltagirone C, Cappa SF, Frisoni GB, Ghidoni R, Marra C, Padovani A, Rainero I, Scarpini E, Silani V, Sorbi S, Tagliavini F, Tremolizzo L, Bruni AC; FTD Group- SINDEM** (Collaborators: Avanzi S.…). Italian Frontotemporal Dementia Network (FTD Group-SINDEM): sharing clinical and diagnostic procedures in Frontotemporal dementia in Italy. Neurol Sci, 2015; 36 (5): 751-757.

  • Garbo M, Avanzi S, Schindler A, Petrolati A. Osservazioni e analisi delle competenze prosodiche in soggetti con Malattia di Parkinson. Logopedia e Comunicazione No. 1, 2015.

  • Boccardi M, Altomare D, Ferrari C, Festari C, Antelmi L, Pievani M, Tarallo A, Muscio C, Guerra UP, Paghera B, Padovani A, Frisoni GB (Avanzi S autore collaboratore del gruppo di studio). Do Beliefs about the Pathogenetic Role of Amyloid Affect the Interpretation of Amyloid PET in the Clinic. Neurodegener Dis. 2016;16(1-2):111-7.

  • Bellelli G, Morandi A, Di Santo SG, Mazzone A, Cherubini A, Mossello E, Bo M, Bianchetti A, Rozzini R, Zanetti E, Musicco M, Ferrari A, Ferrara N, Trabucchi M; Italian Study Group on Delirium (ISGoD) (Avanzi S. autore collaboratore del gruppo di studio). Delirium Day": a nationwide point prevalence study of delirium in older hospitalized patients using an easy standardized diagnostic tool. BMC Med. 2016 Jul 18;14:106.

  • Bonanni L, Cagnin A, Agosta F, Babiloni C, Borroni B, Bozzali M, Bruni AC, Filippi M, Galimberti D, Monastero R, Muscio C, Parnetti L, Perani D, Serra L, Silani V, Tiraboschi P, Padovani A; DLB-SINdem study group (Avanzi S autore collaboratore del gruppo di studio). The Italian dementia with Lewy bodies study grouphttp://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27624723(DLB-SINdem):toward a standardization of clinical procedures and multicenter cohort studies design. Neurol Sci. 2016 Sep 13.

  • Candini M, Farinelli M, Ferri F, Avanzi S, Cevolani D, Gallese V, Northoff G, Frassinetti F. Implicit and Explicit Routes to Recognize the Own Body: Evidence from Brain Damaged Patients. Front Hum Neurosci. 2016 Aug 31;10:405

  • Boccardi M, Altomare D, Ferrari C, Festari C, Guerra UP, Paghera B, Pizzocaro C, Lussignoli G, Geroldi C, Zanetti O, Cotelli MS, Turla M, Borroni B, Rozzini L, Mirabile D, Defanti C, Gennuso M, Prelle A, Gentile S, Morandi A, Vollaro S, Volta GD, Bianchetti A, Conti MZ, Cappuccio M, Carbone P, Bellandi D, Abruzzi L, Bettoni L, Villani D, Raimondi MC, Lanari A, Ciccone A, Facchi E, Di Fazio I, Rozzini R, Boffelli S, Manzoni L, Salvi GP, Cavaliere S, Belotti G, Avanzi S, Pasqualetti P, Muscio C, Padovani A, Frisoni GB. Assessment of the Incremental Diagnostic Value of Florbetapir F 18 Imaging in Patients With Cognitive Impairment: The Incremental Diagnostic Value of Amyloid PET With [18F]-Florbetapir (INDIA-FBP) Study. JAMA Neurol. 2016 Dec 1;73(12):1417-1424. doi: 10.1001/jamaneurol.2016.3751. PMID: 27802513

  • Morandi A, Di Santo SG, Cherubini A, Mossello E, Meagher D, Mazzone A, Bianchetti A, Ferrara N, Ferrari A, Musicco M, Trabucchi M, Bellelli G; ISGoD Group. Clinical Features Associated with Delirium Motor Subtypes in Older Inpatients: Results of a Multicenter Study. Am J Geriatr Psychiatry. 2017 Oct;25(10):1064-1071. doi: 10.1016/j.jagp.2017.05.003. Epub 2017 May 4.


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