Esiti di chirurgia artroscopica al ginocchio

L’artroscopia al ginocchio è un intervento chirurgico mini-invasivo che si esegue praticando una piccola incisione cutanea al ginocchio per consentire l’inserimento di uno strumento munito di telecamera (artroscopio) che permette di guardare all’interno dell’articolazione a 360°, proiettando le immagini su un monitor. Altre piccole incisioni possono essere praticate per inserire gli strumenti necessari a riparare la specifica lesione.

Si procede con la chirurgia artroscopica quando fisioterapia e terapia medica non sono sufficienti a risolvere la patologia al ginocchio. Le principali cause che richiedono un simile intervento sono lesioni dei menischi, dei legamenti o delle cartilagini, presenza di frammenti ossei o cartilaginei nell’articolazione (per esempio in seguito a traumi), infiammazione della membrana che avvolge l’articolazione del ginocchio (detta sinoviale) e problemi alla rotula.

I sintomi derivati da queste patologie del ginocchio sono dolore, gonfiore, cedimenti e blocchi o riduzione della funzionalità. A differenza dei normali interventi al ginocchio, l’artroscopia ha il vantaggio di una ripresa più rapida e di un minore rischio di complicanze. Nella fase post-operatoria sono normali fuoriuscite di liquido o sangue dalle piccole incisioni. I campanelli d’allarme che invece richiedono un tempestivo intervento medico sono eccessivo dolore e gonfiore, arrossamento e calore della ferita, e nei casi più gravi febbre persistente e difficoltà respiratorie,.

Oltre che con finalità terapeutica, l’artroscopia al ginocchio può essere eseguita anche per motivi diagnostici quando anamnesi, esame obiettivo e indagini strumentali come radiografia e risonanza magnetica non sono sufficienti a formulare con sicurezza la diagnosi della patologia al ginocchio di cui il paziente soffre.

Dopo l’intervento artroscopico si deve trattare il ginocchio con del ghiaccio per ridurre dolore e edema post-operatorio. A seconda dell’intervento possono anche essere richiesti un tutore che blocchi il ginocchio per le prime settimane o un elastomero rilasciante farmaci antidolorifici e antinfiammatori.

Il trattamento prevede anche la riabilitazione.

 


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